DA HOTEL A BIKE HOTEL: LA GUIDA PRATICA ALLA CONVERSIONE DI BIKEITALIA E REPOWER

Il cicloturismo è una grande opportunità per tanti, ma conoscere e incontrare i bisogni del ciclista non è affatto semplice: il nuovo e-book di BikeItalia e Repower offre una guida, passo per passo, per prepararsi ad accogliere i turisti su due ruote

Per supportare le realtà che vogliono credere e investire su una tendenza in costante crescita come quella del cicloturismo, Repower e BikeItalia hanno creato l’e-book gratuito “Da Hotel a Bike Hotel”: una guida pratica alla conversione, un percorso passo dopo passo per capire a fondo gli accorgimenti in grado di soddisfare le esigenze del cicloturista.

Le motivazioni per intraprendere questo cammino, d’altra parte, non mancano: nell’ultimo decennio, il fenomeno del cicloturismo ha registrato una crescita tale da incrementare il proprio valore di oltre 250% in soli 7 anni. Basta guardarsi intorno per accorgersi che le strade d’Italia, e non solo, sono sempre più affollate di turisti che decidono di visitare luoghi di interesse ambientale o culturale in sella alla propria bicicletta.

L’e-book passa in rassegna tanti aspetti per rendere una struttura veramente bike-friendly, in quanto nel suo viaggio on the road, il cicloturista condivide l’esperienza con la propria bici, una compagna di avventure verso la quale presta un’attenzione particolare, proteggendola da ogni pericolo.

Tra gli accorgimenti suggeriti nell’e-book, particolare rilevanza ricopre la bike-room, un luogo appositamente dedicato alla custodia delle biciclette con un punto per assicurarvi il lucchetto (come ad esempio un’asola a muro) e dei ganci da parete per poter assicurare la bicicletta. In mancanza di una stanza apposita, si può anche riconvertire momentaneamente il vecchio capanno degli attrezzi, lo sgabuzzino delle scope o, negli hotel di montagna, il locale per il ricovero degli sci.

Un altro aspetto evidenziato è sicuramente la cura del mezzo, che rappresenta una delle esigenze principali del cicloturista che in mancanza di servizi adeguati può arrivare a lavare il mezzo nella doccia creando conseguenze disastrose per le tubature della struttura. Per far fronte a questo possibile spiacevole inconveniente, il gestore della struttura può mettere a disposizione uno spazio dedicato con una pompa dell’acqua, un secchio, una spazzola morbida e del detergente specifico – o al limite del sapone per i piatti.

Oggi, le e-bike hanno reso il piacere di viaggiare in bicicletta alla portata di molti, ma questo pone al centro l’esigenza di ricaricare, qualcosa che ogni struttura che miri al pubblico dei cicloturisti deve tenere in considerazione. In questo senso, per ogni tipologia di struttura può fare la differenza uno strumento come DINA, la rastrelliera Repower per e-bike pensata per ospitare sette biciclette e ricaricarne fino a quattro contemporaneamente.

DINA è l’architrave del progetto DINAclub, l’innovativo network di ricarica di Repower che punta ad elettrificare le ciclovie italiane e che, grazie alla collaborazione con komoot – applicazione leader nel mondo del routing -, invita a pedalare e ad esplorare l’Italia in bicicletta. A questo si aggiunge l’attività di gamification: ad ogni struttura appartenente al circuito DINAclub viene infatti associato un QR code, scansionando il quale l’utente può raccogliere punti utili per riscattare gratuitamente le mappe regionali all’interno della piattaforma komoot, altrimenti a pagamento.

Vuoi conoscere le best practice di un perfetto bike hotel? Scarica l’e-book gratuito per conoscere tutte le esigenze di un viaggiatore a pedali!