FIVE: PACCHETTO WELFARE A PROVA DI SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE

In questo particolare momento storico, visti i riflessi del Covid-19 sui trasporti pubblici, le misure di distanziamento sociale e l’entusiasmo manifestato dagli italiani (Confindustria ANCMA conferma il +60% di bici elettriche vendute a maggio 2020) nei confronti della mobilità sostenibile, stimolare gli spostamenti in modalità elettrica tra i propri dipendenti è un’idea che prende sempre più piede tra gli imprenditori italiani.

In FIVE, ne sono convinti poiché non c’è futuro sostenibile, se al centro del cambiamento non ci siamo noi e le nostre abitudini: incentivare la mobilità green nei propri dipendenti, integrando nel pacchetto welfare anche l’uso della bicicletta elettrica, ne migliora le condizioni fisiche e aggiunge valore al bilancio di sostenibilità dell’azienda.

Tale consuetudine è sempre più diffusa tra le aziende italiane, che stimolano così l’utilizzo di tal mezzo nel percorso casa-ufficio e viceversa: il bike2work è una tra le potenzialità più esplorate dalle eccellenze del nostro paese, che come FIVE credono in un futuro sostenibile inteso alla tutela delle persone e dell’ambiente.

Qual è il contributo di FIVE in tale contesto, l’abbiamo chiesto a Fabio Giatti, AD di FIVE (Fabbrica Italiana Veicoli Elettrici)

Siamo per vocazione un’azienda votata alla sostenibilità, dai plessi di fabbrica alla struttura dell’edificio, progettato per produrre esso stesso l’energia che consuma. Ma non solo: già da qualche anno abbiamo avviato per i nostri dipendenti e quelli del Gruppo Termal, a cui FIVE appartiene, iniziative intese a incentivare lo sviluppo del bike2work ed educare all’ecologia del movimento.

In Italia non siete i soli ad adottare questa politica di welfare aziendale

Fortunatamente, stimolare gli spostamenti in modalità elettrica tra i propri dipendenti è un’idea che prende sempre più piede tra gli imprenditori italiani: PRYSMIAN, azienda leader nel settore dei cavi e dei sistemi per l’energia e le telecomunicazioni, ha scelto di intraprendere un’importante azione di welfare aziendale, integrando nell’offerta riservata ai propri dipendenti l’opportunità di usufruire di una bici elettrica per incentivare il bike2work.

Com’è iniziata la vostra collaborazione?

PRYSMIAN ci ha contattato a inizio maggio, immediatamente dopo la fine del lockdown, esponendoci il suo progetto di welfare aziendale. Insieme abbiamo predisposto le azioni necessarie e reso subito disponibili per i dipendenti di PRYSMIAN 400 bici elettriche per recarsi sul posto di lavoro con un mezzo eco-sostenibile. Si tratta di una scelta intelligente, considerati i tempi e, aggiunge Fabio Giatti, lungimirante visti gli investimenti che grandi realtà metropolitane, come Milano, stanno facendo sulle due ruote in relazione a incentivi e piste ciclabili.

Per finire, occorre sottolineare che con la bici siamo più veloci dell’auto, ma non ne siamo consapevoli. Con la bici elettrica ci si muove per 100 km con appena 10 centesimi; in città, durante le ore di punta, con la bici si procede più velocemente di un mezzo pubblico o di un’auto, che costa anche molto di più in termini economici e ambientali.

Ci auguriamo, conclude Fabio Giatti, che altre aziende italiane possano seguire lo straordinario esempio di PRYSMIAN, e garantire ai propri dipendenti e collaboratori l’utilizzo di un mezzo economico ed ecologico, ma soprattutto adesso, ideale e utile a mantenere il distanziamento sociale necessario per contenere l’emergenza sanitaria in corso.