IL CICLOTURISMO FIORE ALL’OCCHIELLO DELL’EMILIA ROMAGNA

L’Emilia Romagna amplia i suoi orizzonti legati al cicloturismo, ciclabilità e mobilità sostenibile nelle sue città inaugurando e disegnando nuovi progetti.

Attorno alla bicicletta cresce un prodotto turistico sempre più importante: la Regione dispone di 8.000 km tra percorsi stradali, piste ciclabili e tracciati sterrati per appassionati di bici e mountain bike. Sono itinerari a basso traffico, distribuiti nelle nove province, identificati da guide e strade mappate, con soste enogastronomiche e riferimenti storico-artistici. Si differenziano per lunghezza e difficoltà altimetriche e sono indicati per tre tipi di praticanti: sportivi, ciclo-escursionisti, amanti della mountain bike e gravel. Sulla Riviera Romagnola sono attivi una ventina di Club di prodotto (alcuni collegati al consorzio Terrabici) con operatori specializzati nel cicloturismo, a cui sono legati un centinaio di Bike Hotels e ai quali si aggiungono, in tutta la Regione, altri 200 alberghi attrezzati e sempre più specializzati in questo segmento turistico. In Emilia Romagna si conferma il trend positivo del segmento bike: è seconda in Italia, dopo il Trentino Alto Adige, per presenze cicloturistiche (nel triennio 2017-2019 circa 500.000 presenze annuali per 1.500.000 arrivi).

Per vivere le città sempre più a misura d’uomo da parte dei residenti e per incentivare il turismo bike, la Regione Emilia Romagna ha varato nel 2017 la prima Legge sulla Ciclabilità, approvata all’unanimità in Consiglio Regionale. La Legge ha previsto la realizzazione della prima rete delle ciclovie regionali, da Piacenza a Rimini, nuove piste ciclabili e ciclopedonali, nuove ciclovie turistiche e, nelle aree urbane, nuove ‘zone 30’ con velocità e traffico ridotti. Obiettivi: il raddoppio della percentuale di spostamenti in bici e a piedi sul territorio, il dimezzamento entro il 2021 delle vittime su strada, nuovi collegamenti tra le piste esistenti, una maggiore integrazione treno-bici, servizi per i ciclisti (dalla riparazione alla vigilanza), e contrasto al furto delle bici.

Il progetto riguarda anche le ciclovie nazionali che attraversano la Regione. Complessivamente, per interventi sulla mobilità ciclistica sono previsti fondi per quasi 25 milioni di euro. Negli ultimi dieci anni le piste ciclabili regionali sono cresciute di quasi il 50%. Secondo il rapporto di Euromobility, che prende in esame i dati sulla mobilità sostenibile delle principali 50 città italiane, è la prima regione eco-mobile in Italia per diffusione di piste ciclabili.