
Bici e vini , una rima che racconta in realtà un binomio consolidato , con tour cicloturistici che sempre più si completano di degustazioni enogastronomiche, e con destinazioni italiane caratterizzate da bellissimi percorsi ciclistici e altrettante location dove soggiornare.
Tenuta Artimino ne è un esempio unico, per posizione e per storia , un luogo magico, nel cuore della campagna toscana , nel regno del Carmignano non distante da Firenze, dove pedalare tra le salite famose del Montalbano o scendere verso l’Arno.
Tenuta Artimino offre esperienze su misura per appassionati delle due ruote, in un territorio che da sempre ha fatto di questo sport un vanto e un fiore all’occhiello, regalando un’ esperienza legata alla storia del ciclismo italiano, dove respirare il ciclismo eroico degli anni trenta è naturale grazie al Museo dedicato al campione Giuseppe Olmo.
E proprio il campione Giuseppe Olmo comprò questa proprietà nel 1989, includendo la Villa Medicea La Ferdinanda , parte del Patrimonio dell’Unesco, il Ristorante Biagio Pignatta e l’hotel Paggeria Medicea insieme agli appartamenti del borgo medievale di Artimino, oggi un’unica proprietà dove soggiornare , vivere la Toscana più vera pedalando su strade panoramiche e assistere alla produzione vinicola che vanta vini rinomati internazionalmente.
Iniziare e terminare le uscite in bici con il viale di accesso alla Villa Medicea che collega questa architettura imponente caratterizzata dai cento camini, all’antico borgo di Artimino regala emozioni nuove ogni volta, immersi nel silenzio pedalando tra pendii di ulivi e vigneti, il contatto con la natura e l’alternanza di piccoli borghi non fa sentire la fatica.
A meno che non decidiate di misurarvi con la famosa ‘Arrendevole’, il ‘Gran Premio della Montagna’ di Artimino che regala 2 km con una pendenza media all’8,2 % che se fatta con una ebike farà sentire comunque campioni ma per i più esperti con bici da strada sarà come aver vinto una scommessa personale.
Tenuta Artimino è luogo dove assaporare il ‘bien vivre’. Furono proprio la grande passione per il “bien vivre” e le strade perfette per pedalare che spinsero il leggendario ciclista campione con un oro olimpico, a capirne subito le potenzialità̀ decidendo di trasformarla in un luogo di raffinata ospitalità̀, oasi di cultura e bellezza, area di produzione agricola d’eccellenza, di gastronomia autentica e di vini pregiati.
Giuseppe Olmo autore nel 1935 del record dell’ora al Velodromo Vigorelli di Milano, chiamato affettuosamente Gepin, fu una figura di estrema lungimiranza che ebbe il merito di comprendere il patrimonio conservato nelle meraviglie del territorio italiano e nella sua cultura e fondatore della Olmo Cicli, storica fabbrica di biciclette.
Oggi ne portano avanti la passione nella gestione della Tenuta di Artimino i nipoti Annabella Pascale e Francesco Olmo, Amministratori Delegati.
E dopo aver pedalato le strade toscane proseguiamo in un percorso indoor, per celebrare il forte legame della Tenuta con il mondo bike e con la storia di Giuseppe Olmo.
Ci rechiamo nelle segrete delle Villa per immergersi nel museo che racconta la storia del grande campione, con alcuni ritagli storici che ripercorrono i suoi principali successi, una sosta per ammirare la bottiglia magnum che è stata ideata allo scoccare degli 80 anni del record dell’Ora, messo a segno nel 1935. Infine sempre nella sala sotterranea della Villa, denominata Salone del Delfino, possiamo terminare il nostro percorso in una tasting room suggestiva, con la collezione delle vecchie bottiglie, dagli anni ’80 ad oggi e un percorso narrativo attraverso i suoli e i metodi di produzione.
Per informazioni: https://www.artiminopaggeriamedicea.com